I valori glicemici rappresentano uno degli indicatori più sensibili alle variazioni dell’ambiente e dell’alimentazione. In particolare, durante la primavera, il controllo della glicemia assume un ruolo centrale per il benessere generale, richiedendo una maggiore attenzione sia alla scelta degli alimenti sia alle abitudini quotidiane. È fondamentale, quindi, sapere cosa prediligere e cosa invece evitare a tavola in questo periodo dell’anno.
Glicemia alta: quali sono le cause?
Individuare una sola causa responsabile dell’aumento della glicemia, o iperglicemia, è complesso. Si tratta di una condizione molto diffusa, fortemente influenzata sia dall’alimentazione sia dallo stile di vita complessivo. La glicemia, infatti, è strettamente legata a ciò che mangiamo, ma anche a fattori come l’attività fisica, lo stress e la qualità del sonno, rendendola un parametro di salute da monitorare con attenzione.

Il termine glicemia si riferisce alla concentrazione di zuccheri, in particolare glucosio, presenti nel sangue. Una quantità adeguata di glucidi è essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo, ma un eccesso può comportare rischi per la salute. Le cause di iperglicemia possono essere molteplici: oltre a cattive abitudini alimentari, possono incidere predisposizioni genetiche, squilibri ormonali, patologie come il diabete, oppure l’assunzione di determinati farmaci. Il valore della glicemia è inoltre strettamente connesso all’azione dell’insulina, l’ormone che regola la quantità di zucchero nel sangue, abbassandola quando risulta troppo elevata.
Tra i fattori predisponenti figurano quindi sia comportamenti quotidiani che condizioni preesistenti. Ad esempio, una familiarità per il diabete, alterazioni ormonali, malattie croniche, un’alimentazione sbilanciata o l’uso prolungato di alcuni farmaci possono contribuire all’aumento della glicemia.
Come abbassare la glicemia
I livelli di glicemia variano fisiologicamente nel corso della giornata, motivo per cui le misurazioni più attendibili si effettuano a digiuno, dopo un periodo di almeno otto ore senza assumere cibo. Oltre all’alimentazione, anche altre abitudini apparentemente secondarie possono incidere sull’aumento della glicemia.

Per mantenere la glicemia sotto controllo è fondamentale adottare uno stile di vita attivo: la sedentarietà, infatti, favorisce l’accumulo di zuccheri nel sangue. Anche l’abuso di alcol e il fumo di sigaretta possono peggiorare la situazione, rendendo più difficile per l’organismo gestire i livelli glicemici.
Non esiste un alimento “miracoloso” in grado di abbassare la glicemia da solo, ma una dieta equilibrata può fare la differenza. Legumi, frutta fresca, latticini magri, carni bianche e cereali integrali sono ottime scelte: si tratta di alimenti ricchi di fibre, minerali e facilmente digeribili, che contribuiscono a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e favoriscono il benessere generale.
Cosa evitare a tavola
Al contrario, gli alimenti molto lavorati e ricchi di grassi saturi rappresentano un ostacolo al mantenimento di una glicemia ottimale. È consigliabile limitare il consumo di prodotti derivati da grassi animali come lardo e strutto, così come di salumi stagionati e formaggi particolarmente grassi e “pesanti”.

È importante anche ridurre l’assunzione di snack confezionati, patatine, caramelle e prodotti da forno industriali, spesso ricchi di zuccheri semplici e grassi poco salutari. Attenzione inoltre ai cereali raffinati, come pane bianco, pasta e riso non integrali, che vengono rapidamente trasformati in zuccheri dall’organismo, contribuendo all’aumento della glicemia. Anche le bevande zuccherate e industriali dovrebbero essere consumate con molta moderazione.
Una dieta varia ed equilibrata permette di concedersi ogni tanto qualche sfizio, ma è fondamentale dare priorità agli alimenti più salutari. In primavera, inoltre, è particolarmente importante mantenere una buona idratazione, soprattutto con l’aumento delle temperature e la maggiore propensione a svolgere attività all’aperto.
Come monitorare la glicemia
Avere la glicemia alta non significa necessariamente essere affetti da diabete, ma è comunque importante effettuare controlli regolari, preferibilmente a digiuno, per monitorare la situazione. Lo strumento più utilizzato a livello domestico è il reflettometro, o glucometro, che consente di misurare rapidamente la glicemia tramite una piccola goccia di sangue.

Oggi esistono anche dispositivi più avanzati che permettono un monitoraggio continuo e non invasivo della glicemia, sebbene siano generalmente più costosi. In assenza di una diagnosi di diabete, non è necessario controllare la glicemia in modo costante, ma è comunque utile prestare attenzione ad alcuni segnali che il corpo può inviare.
Sintomi come dolori addominali, formicolio agli arti, cefalea persistente, difficoltà ad aumentare di peso, arrossamenti del viso, stanchezza cronica, pelle secca, unghie fragili e una lenta guarigione delle ferite possono essere indicatori di una glicemia elevata. In presenza di questi segnali, è consigliabile rivolgersi al proprio medico per approfondimenti e consigli personalizzati.